Riprendendo l’ultimo post proposto, abbiamo chiesto al Dott. Ignazio Marcoccio, specialista ortopedico, di illustrarci la tecnica del tubulo di muscolo-in-vena per la ricostruzione di una lesione di nervi. “Per creare il tubulo di cui abbiamo parlato, trattandosi di strutture molto piccole del calibro di qualche millimetro, è necessario utilizzare le tecniche microchirurgiche e i mezzi ottici di ingrandimento. Ottenuto il tubulo, questo viene posto tra i due monconi e suturato con ago e filo di nylon microscopici. Una volta ripristinata la continuità tra i due capi del nervo, le cellule nervose cominciano a ricresce utilizzando le fibre del muscolo come binari fino all’altro capo del nervo, ripristinando in tal modo la continuità nervosa. Man mano che il nervo ricresce, il muscolo avendo esaurito il suo compito, si riassorbe. La vena invece, ha il ruolo di contenere il muscolo al suo interno e nello stesso tempo impedire alle cellule nervose di disperdersi all’esterno, ma anche di proteggere questo delicato processo di rigenerazione da traumi esterni. Si viene così a creare una vera e propria camera per la rigenerazione nervosa. Presso il centro di Microchirurgia e Chirurgia della Mano di Brescia dell’Istituto Clinico Città di Brescia utilizziamo questa tecnica con ottimi risultati. Il vantaggio enorme che ne consegue è la scomparsa del dolore provocato dal nervo tagliato e il buon recupero delle sensibilità. Come se non bastasse, non viene sacrificato un nervo sano per la ricostruzione di un nervo sensitivo della mano, ma la continuità viene ripristinata con un tubulo fatto da tessuti, vena e muscolo, che sono ampiamente presenti nel nostro organismo e il cui prelievo non comporta alcun danno per il paziente”.