4° corso Bresciano di Aggiornamento in chirurgia della Mano - Foto di gruppo

4° corso Bresciano di Aggiornamento in chirurgia della Mano

Venerdì 15 marzo si è svolto a Brescia il 4° corso di aggiornamento in Chirurgia Ortopedia organizzato dal Dott. Ignazio Marcoccio e dal Dott. Adolfo Vigasio specialisti in Chirurgia della Mano e Microchirurgia dei Nervi dell’Istituto Clinico Città di Brescia.
“Il tema prescelto per l’edizione 2019 – ci ha spiegato il Dott. Ignazio Marcoccio – è stato la patologia post traumatica e artrosica dell’articolazione radio-ulnare distale, ovvero quella sezione dell’articolazione del polso che permette la rotazione dell’avambraccio che racchiude il complesso della fibrocartilagine triangolare, il ‘menisco’ del polso”. Quali sono i casi in cui può andare incontro a lesioni? “Cadendo in avanti o indietro con il polso in estensione perché in questi casi, il più delle volte, si strappano gli ancoraggi della fibrocartilagine triangolare rendendo l’ulna instabile oppure quando ci sono rotazioni improvvise come per esempio quando, trapanando un muro, si blocca la punta del trapano determinando un’improvvisa rotazione di tutta la mano”. All’evento formativo proposto nella suggestiva cornice del Centro Pastorale Paolo VI e rivolto ad oltre 100 tra fisioterapisti, medici chirurghi e specializzandi, sono intervenute numerose personalità di spicco nel panorama italiano della chirurgia della mano: l’occasione è stata molto proficua per confrontarsi relativamente alla diagnosi e al trattamento di questa patologia. “Si è parlato anche delle metodiche artroscopiche, divenute ormai il gold standard nella cura di queste lesioni, delle indagini strumentali sempre più avanzate – come nel caso delle risonanze con artrografia, un’opportunità straordinaria grazie alla quale iniettare un mezzo di contrasto nel polso del paziente infortunato per porre in evidenza le lesioni occorse – ma non solo: si è anche cercato di chiare l’utilizzo più appropriato della artroscopia diagnostica in confronto alla artroscopia chirurgica vera e propria al fine di evitare di dover sottoporre il paziente a due interventi distinti, uno per far diagnosi, uno per poi trattare di fatto la patologia riscontrata. Abbiamo dimostrato – ha concluso il Dott. Marcoccio – come all’interno della nostra Unità Operativa attiva presso l’Istituto Clinico Città di Brescia il più delle volte riusciamo ad eseguire un unico intervento grazie sia al privilegio di poter ricorrere alla risonanza descritta in precedenza (Artro-RM), un esame realmente efficace e molto ben eseguito da radiologi competenti, sia adottando un corretto utilizzo del consenso informato. Grazie ad informazioni precise si può dialogare con il paziente al fine di illustrargli le tecniche chirurgiche più adatte al suo caso e con un adeguato consenso informato si riesce ad operarlo una sola volta”.

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