Dal latino Pallium, coprire con un velo, mantello. Nella chirurgia della mano sono definiti quegli interventi che mirano a ripristinare una funzione/movimento andato perduto a causa di una lesione nervosa o un danno tendineo o muscolare irreparabile. Su quale principio si basa questa chirurgia? Lo abbiamo chiesto al Dott. Ignazio Marcoccio, specialista ortopedico e microchirurgo. “La chirurgia palliativa, che non ha nulla a che vedere con le cure palliative, si basa sui principi dei trasferimenti tendinei e nasce come nicchia della chirurgia della mano agli inizi del 1900. Quando la riparazione nervosa non ha prodotto il recupero sperato o quando essa non è fattibile, la chirurgia palliativa può rappresentare una valida risposta per il recupero di funzioni motorie essenziali del polso e della mano paralizzate. Il deficit di estensione del polso e delle dita per lesione del nervo radiale, rappresenta l’applicazione classica di questa metodica chirurgia. Differenti tecniche di trasferimenti tendinei sono stati studiati anche per le lesioni del nervo mediano e del nervo ulnare. Se ti interessa questo argomento, non perderti il prossimo post!